(On air: Il rock di Capitan Uncino)

Tutti sul ponte per un rapido punto nave!

Ci siamo? Bene, procediamo con ordine.

La navigazione di questo blog verso la terra incognita del Pop Management è iniziata il 15 Aprile, in coincidenza con la data dell’affondamento del Titanic (una buona metafora dell’organizzazione tradizionale, “scientifica”, del lavoro, i cui epigoni stanno danzando il loro ultimo giro di valzer – almeno si spera).

Abbiamo tracciato la nostra rotta sulle base di un’intuizione: «oggi la cultura d’impresa attualizza, spesso inconsapevolmente, la Filosofia Pop di Deleuze, che non si limita a semplificare le domande sempiterne dell’umanità rendendole comprensibili a un pubblico di massa, ma produce nuovi paradigmi che articolano la complessità del mondo contemporaneo. Se l’azienda vuole ascoltare ed essere ascoltata dai propri stakeholders, interni ed esterni, deve essere in grado di competere con tutto ciò che oggi assume le forme (i format) della Cultura Pop: un podcast, un videogioco, una serie tv, un reel. Ogni contenuto o strumento o processo aziendale che richieda un’attenzione diversa giunge da un’altra epoca e lo condanna definitivamente» (Prolegomeni 1).

Ma non è semplice, anche se pensiamo al solo marketing (magari tramite la rilettura dei contributi offerti dai Pop Opinionist Luca MonacoMatteo Lusiani e Luca Cavallini) che, pure, è naturalmente immerso nella Popular Culture – come  rende manifesto la mostra fotografica di Opificio Italia che ripercorre il made in Italy in un carosello di duecento scatti: dalla prima pubblicità dei Pavesini allo spot tv anni Ottanta della Cinghiale con l’imbianchino che blocca il traffico trasportando un pennello gigante[i].

«Per diventare POP ci vuole coraggio: per anni abbiamo lavorato per aziende abituate a creare piani media e campagne creative seguendo degli schemi prestabiliti: spesso molto ripetitivi e ormai entrati a far parte della consuetudine» commenta Stefano Pagani, autore del volume La seconda legge dei POP Brand[ii]«Diventare un brand realmente POP significa mettere in discussione quei canoni e lavorare seguendo uno schema nuovo, diverso, capace di ascoltare le persone, cogliere il loro sentire e lavorare insieme a loro per propagare un messaggio di marca più forte, efficace e duraturo».

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L'intelligenza collaborativa. Verso la social organization

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Il libro spiega come trasformare una organizzazione tradizionale in una social organization, fondata su processi orizzontali, community e strumenti di lavoro collaborativo. La Prima Parte descrive le fasi del passaggio strategico a modelli di management 4.0. La Seconda mostra l'evoluzione della funzione HR per adeguarsi alle logiche del lavoro collaborativo.Nella Terza sono presentati i principi  sui quali edificare i nuovi comportamenti diffusi. Ogni capitolo propone la testimonianza di Top Manager di realtà che hanno  anticipato il cambiamento. 
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Ariminum Circus

cop_minghettiAriminum Circus Stagione 1: a marzo in libreria. Dopo la Menzione dell’opera completa (senza illustrazioni) assegnata nel 2022 “per la costruzione audacemente sperimentale di un romanzo ibrido, insieme lisergico e filosofico, volto a restituire la deflagrazione della contemporaneità”, la Giuria della XXXVI edizione del Premio Calvino ha inserito la nuova versione illustrata della Prima Stagione di Ariminum Circus nella lista dei “30 gloriosi” del 2023, con la seguente motivazione: “per l’impeccabile scrittura intessuta di infiniti echi culturali che mira a comporre, con l’accompagnamento di splendide illustrazioni, un vorticoso manuale di letteratura futuribile”. 
 
E' disponibile sul sito di AIE (Associazione Italiana Editori) l'ebook Dal libro analogico agli ecosistemi digitali, lettura sintetica della straordinarialibrare_marcominghetti_2020 ricchezza di contenuti offerti dai partecipanti alle Dieci Conversazioni sul futuro del libro pubblicate sul blog di NOVA100 -Il Sole 24 Ore.
Lo si può facilmente scaricare a questo link. 
L'ebook, in coerenza con il titolo, è costituito da un testo scritto fruibile anche come un ecosistema digitale: grazie a un semplice sistema di collegamenti ipertestuali, è possibile tornare alle singole conversazioni e ad altri contenuti reperibili in Rete .