Prolegomeni al Manifesto del Pop Management 57 – Collaborazione Pop. Opinion Piece di Eugenio Lanzetta
Eugenio Lanzetta è un esperto di advocacy digitale con oltre 20 anni di esperienza nella comunicazione interna e un impegno accademico all’Università IULM. È fondatore di un’azienda culturale, focalizzata su innovazione e marketing, con l’obiettivo di rappresentare, narrare e valorizzare il patrimonio di territori, istituzioni e imprese, creando sinergie culturali a livello internazionale.
Collaborazione Pop e Comunicazione co-creata: incontro tra umanità e innovazione
Eugenio Lanzetta
Introduzione: L’essenza della Collaborazione Pop
Nel cuore della Collaborazione Pop si cela un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: la centralità delle relazioni umane nell’organizzazione. Non parliamo di un modello organizzativo rigido, ma di un fluido modo di pensare e agire, in cui ogni individuo diventa co-creatore del valore e del significato aziendale – cfr. Prolegomeni al Manifesto del Pop Management 43 – Organizzazione Pop. Verso l’Hypermedia Platfirm (Co-creazione di valore). In questo scenario, la comunicazione co-creata emerge come un filo invisibile che lega ogni dipendente alla azienda in cui lavora, rendendo l’organizzazione un ecosistema vivo e in continua evoluzione.
Comunicazione Co-creata: Fondamento della Collaborazione Pop
Il concetto di comunicazione co-creata è profondamente legato al Manifesto del Pop Management, che ha frequentemente messo in evidenza l’importanza di una leadership distribuita e di una collaborazione aperta alla diversità-unicità di ogni persona. Nel suo Opinion Piece “L’evoluzione del management verso un modello di Apertura Pop alla diversità”, Dennis Tonon ricorda come “un approccio basato su strutture gerarchiche rigide può generare stress e frustrazione, con conseguenze significative per la salute mentale e fisica dei lavoratori”. Questa mancanza di flessibilità nelle strutture aziendali tradizionali ostacola la creazione di un ambiente di lavoro collaborativo, dove la costruzione di significati condivisi è essenziale. La capacità di generare una comprensione comune e di co-creare senso tra i membri di un team non solo allevia lo stress e la frustrazione, ma rafforza anche la comunicazione co-creata, pilastro fondamentale della Collaborazione Pop.
La Visione di Alejandro Formanchuk: Comunicazione come Danza Co-creata
Il pensiero di Alejandro Formanchuk, pensatore e comunicatore argentino, si intreccia perfettamente con questa idea di mettere in discussione la tradizionale unidirezionalità della comunicazione aziendale. Formanchuk sottolinea come oggi la comunicazione non possa più essere un semplice atto di trasmissione, ma debba trasformarsi in un processo continuo e collettivo, un dialogo che coinvolge ogni attore del sistema organizzativo. Come afferma Formanchuk: “L’azione più rivoluzionaria che possono fare è che il leader parli meno e ascolti di più, evidenziando così l’importanza di un ascolto attivo e partecipativo”. In questa prospettiva, l’atto di comunicare diventa un esercizio creativo e collaborativo, nel quale le idee si trasformano e si arricchiscono attraverso il confronto con gli altri. Un ascolto attivo e partecipativo che caratterizza la nuova era della gestione aziendale, che segna la transizione da un modello di dirigenza autoritaria a un approccio più orizzontale e inclusivo, che pone al centro il valore dell’interazione e della co-creazione.
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