Il Branding e il Marketing nella Società 5.0 (Hyper Smart Society): questo il titolo dell’evento Pop, condotto da me con Matteo Lusiani, che si  svolgerà il 26 febbraio dalle 17.00 alle 19.00 con light dinner a seguire, presso Google Italia in Via Confalonieri, 4 – Milano, gratuitamente ma  rigorosamente in presenza e a numero chiuso. Per iscriversi prima che i posti si esauriscano occorre compilare il modulo a questo link.

Una location davvero speciale per fare il punto sul Pop Branding, poiché, come ha scritto Marta Cioffi in Prolegomeni 79 «la cultura Pop non è solo un mezzo di comunicazione, ma un vero e proprio ponte capace di unire, creando connessioni che trascendono le generazioni, i ruoli e i confini organizzativi. Questo approccio, se abbracciato in modo autentico, può trasformarsi in una leva strategica per coinvolgere le persone, sia all’interno delle organizzazioni che nel loro dialogo con il mondo esterno, consolidando un senso di appartenenza e di comunità.

Oggi, è chiaro: parlare solo di prodotti non basta più. Il vero obiettivo dei brand è entrare nella vita delle persone, nei loro sogni, nelle loro emozioni, nei loro riferimenti culturali. Ma come riuscirci? Una strada possibile è imparare a parlare il linguaggio che le persone usano ogni giorno: quello della cultura Pop, fatto di meme, tendenze, musica, eventi sociali e riferimenti condivisi. I brand devono diventare compagni di viaggio nelle esperienze quotidiane.

Non si tratta più di lanciare un messaggio, ma di creare esperienze autentiche che parlino direttamente al cuore di chi ascolta. La Pop Communication non è una moda passeggera: è una vera e propria strategia che ha il potere di trasformare la quotidianità».

Per prepararci al meglio all’evento del 26 febbraio, ripartiamo dal contributo ai Prolegomeni al Manifesto del Pop Management di Luca Cavallini, Managing Partner di Arteficegroup e portavoce del Branding HUB di UNA, che sottolinea l’importanza dello Storytelling nel Branding contemporaneo. In particolare, mostra come le marche, attraverso narrazioni coinvolgenti, possano creare legami emotivi sia all’interno dell’azienda che con i consumatori. Luca cita l’esempio delle M&M’s per illustrare come una strategia di comunicazione efficace possa trasformare un prodotto in un’icona culturale, enfatizzando l’importanza di una proposta di valore unica (Unique Selling Proposition) nel posizionamento del brand.

In sintesi, Luca nel suo Opinion Piece indica la strada che porta a un ripensamento del Branding sulla base delle proposte portate dal Pop Management per costruire e mantenere relazioni significative tra le marche e le persone.

In che modo farlo, anche alla luce delle rivoluzioni tecnologiche in atto? Luca approfondisce queste tesi dialogando con:

Nello Barile, Pop Opinionist e docente di Sociologia dei Media e di Politiche per la cultura presso l’Università IULM

Wiebke Klaass, Marketing Director di Lactalis Italia

Matteo Lusiani, Pop Opinionist e autore del libro Il brand, raccontato. Cosa sono i brand e che ruolo hanno nelle nostre vite

Edoardo Morelli, Pop Opinionist e Responsabile Marketing di Telnet

Cristian Voltolini, Director of Global Brand Marketing and Communication di Dr. Schär.

Le loro riflessioni (di cui pubblicherò la seconda parte venerdì prossimo) saranno la base per la conversazione collaborativa che avverrà il 26 febbraio in Google Italia utilizzando lo stesso format messo a punto quando, qualche mese fa,  abbiamo approfondito il tema delle community d’ingaggio presso la sede Bip di Torre Liberty.

Per continuare a leggere clicca qui.

 

 

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