Il WHO IS WHO della Living Mutants Society
Acantora Torrefranca, Massimo | Musicologo di ventura, ascoltatore e analista onnivoro nonché bulimico, ha lavorato alla Deutsche Grammophon ad Amburgo, ha insegnato all’Università Ebraica di Gerusalemme, ha diretto la Fonoteca Nazionale di Israele, lavora a Radio3 RAI, insegna all’Interdisciplinary Center di Herzliyah (Tel Aviv). Specializzato in opera dell’Ottocento e musica ebraica. Per il suo contributo, l’Episodio n. 121, Indagine di clima (We are such stuff the music are made on – Lato C), si è ispirato all’estetica dell’eufonia, alla sue private ossessioni sulla non riconosciuta preminenza dell’esperienza e cognizione sonora sulle altre, al film svedese Så som i himmelet (As It Is in Heaven). L’Episodio si apre con A Shot in the Dark di John Zorn (ma solo i primi 49 secondi, di puro caos vicino all’estetica sonora del “to make the ears bleeding”), perché dopo comincia la rivisitazione pressoché letterale della colonna sonora di Uno sparo nel buio (di cui è protagonista Peter Sellers nei panni dell’ispettore Clouseau, ipostasi estrema dell’investigatore privato Marlowe -modellato come è noto sul personaggio hard boiled Sam Spade-, quindi del Rick Deckard di P.K. Dick e dunque prefigurazione del nostro Sam, della sua personalità – fra le molte di cui dispone – più impacciata ma al tempo stesso geniale). Dal secondo n. 49, l’On Air mixa con l’Ouverture da L’oro del Reno di Wagner. Scrive Acantara Torrefranca a Minghetti in una mail spedita durante la redazione del romanzo: “L’oro del Reno è la prima giornata della Tetralogia. L’Ouverture si apre con delle quinte vuote ai legni e ottoni bassi, suoni tenuti; poi interviene una melodia sinuosa, in realtà una serie di arpeggi ascendenti e discendenti dei violoncelli, intersecati fra loro, in crescendo, fino ad occupare tutto lo spettro sonoro con una sorta di andare verso il climax che corrisponde ad una pura eufonia. L’immagine sonora, nelle riuscitissime intenzioni di Wagner, delle onde del fiume sacro, secondo il frutto di una visione avuta in un dormiveglia d’estate, nel primo pomeriggio, negli occhi il baluginio del mare e in pancia, credo, non poco vino, setting: il Golfo dei Poeti. Una balla, come quasi tutta la sua autobiografia, ma questo non importa. L’idea di fondo del mio contributo, insomma, è: dalla cacofonia all’eufonia, in crescendo, secondo il moto del mio breve apologo.” Non manca inoltre l’evidente ironia verso tutti i “guru” aziendali passati, presenti e, ahinoi, futuri. |
Adolgiso, Armando | (Napoli, 1940) scrittore e regista, conduce dal2000 inRete il webmagazine quotidiano www.nybramedia.it.Ha messo in scena autori delle avanguardie europee (da Ionesco a Beckett a Kafka, ad altri ancora); ha lavorato a lungo in Rai sia come collaboratore esterno sia come regista interno; attualmente realizza spot pubblicitari per aziende italiane e servizi tv su avvenimenti culturali del nostro Paese per antenne straniere, prevalentemente per Francia e Germania. E’ autore di tre libri: “Epistolario”, “Il resto è silenzio”, “Film senza film”; gli ultimi due sono scaricabili dal sito di cui al link precedente. La sua Maurilia, anagrammata in Rualimai (intorno e dentro la quale s’inanellano altri anagrammi fatali), è la scoperta di come finì tragicamente quella città. E come ricominciò a vivere più tragicamente di prima. Cartolina postrema con l’immagine del destino che la condannerà a scomparire ancora infinite volte in un sulfureo loop allucinato. |
Amerio, Andrea | L’Editor di Libri Scheiwiller ha scritto l’Episodio n. 29, Nuovi mercati. |
Antonelli, Giuseppe | (Arezzo, 1970) Insegna Linguistica italiana all’Università degli Studi di Cassino. Collabora all’«Indice dei libri del mese», alla «Rivista dei libri» e all’inserto domenicale del «Sole 24 ore». Nel 2003 ha partecipato al premio Strega con il romanzo Trenità (Pequod). Tra i suoi volumi più recenti: L’italiano nella società della comunicazione (Il Mulino, 2007), Lingua ipermedia. La parola di scrittore oggi in Italia (Manni, 2006) e – con Luca Serianni – L’italiano: istruzioni per l’uso(Bruno Mondadori, 2006).La sua Alibiz (Episodio n. 127) è l’incorporea corporation in cui le scatole cinesi continuano all’infinito, come in una prospettiva barocca, fino a svelare un core fatto di nulla; è l’azienda incubo in cui la retorica della rete contrappone scomunicati e comunicAttori: gli uni e gli altri preda delle vertigini, perché quelle scale a chiocciola di cui non si vede la fine impongono l’obbligo di salire (o precipitare nel vuoto). Metafora perfetta della nostra contemporaneità, dato che è stato lo stesso Calvino a scrivere: “Lui (Thomas Mann) capì tutto o quasi del nostro mondo, ma sporgendosi da un’estrema ringhiera dell’Ottocento. Noi vediamo il mondo precipitando nella tromba delle scale (La giornata d’uno scrutatore).” |
Anversa, Giovanni | Giornalista, da oltre dieci anni opera nel servizio pubblico radiotelevisivo, firmando programmi dedicati al sociale da “Ho bisogno di te” a “Diversi”, da “La cronaca in diretta” a “La giornata particolare”. Le ultime stagioni televisive sono state segnate dal successo di “Racconti di vita”, il programma di Raidue per il quale ha ottenuto, per l’edizione 2000, il riconoscimento della giuria televisiva del Premio Internazionale Ennio Flaiano. Nel 2002 ha ottenuto il Premio Giornalista della Solidarietà organizzato dalla Regione Piemonte e nel 2003 la Provincia di Verona gli assegna il Premio per l’Impegno nella Comunicazione Sociale. Sempre nel 2003 riceve il Premio Nazionale Citta’ di Matera alla Memoria di Rita Atria per l’Impegno Civile e Sociale. Nell’Episodio n. 33, Il Bazar delle visioni, traccia poeticamente le linee di una televisione “alternativa” a quella urlata che oggi purtroppo ha la prevalenza. |
Augusta, Sisina | Presente da molti anni nel panorama coreografico nazionale, Sisina Augusta vanta numerose partecipazioni a Festivals internazionali. Ha collaborato con strutture teatraliimportanti e attualmente è presente a Milano al Teatro Libero sia come docente che come coreografa. Il suo gesto coreografico parte da una profonda riflessione sul lavoro del corpo trattato in maniera quasi esperenziale. Da anni infatti la sua ricerca è rivolta alla varie forme di Memoria che abbiamo accumulato nella nostra esistenza. Della sua Trudy/Trude (Episodio n. 103) dice: “Grazie alla divina provvidenza non ho mai varcato la soglia di un’azienda o di una fabbrica per recarmi al lavoro. La mia unica attività è sempre stata ed è la danza intesa spero come arte. Mi risulta difficile, quindi, immaginare un luogo sempre uguale in cui ogni mattina sarei costretta a lavorare. Per questo la a mia”TRUDE” ha le caratteristiche di un posto incantato con colori cangianti e campane a festa, quelle che suonano perchè è nato un bimbo o ci si sposa per amore………….” |
Bellicchi, Gloria | Laureata in Scienze Politiche, è Miss Italia ’98. Nel ’99 è entrata a far parte della rosa di modelle dell’agenzia “Elite” di Milano e, successivamente, della “Riccardo Gay Model Management”. Dal 2003 è inviata televisiva nella trasmissione Mediaset “Pianeta Mare”. La passione per il mare e la natura, sposandosi con quella più intima per la scrittura, la ha portata a collaborare con alcuni siti e riviste. Dal 2007 è socia fondatrice dell’Associazione Onlus “Ambiente Domani”. Dall’insieme di queste esperienze ha tratto ispirazione per l’Episodio n. 80, Villaggio Turistico. |
Beretta Mazzotta, Chiara | Editor, redattrice e Cofondatrice di Punto&Zeta editorial and script agency. Nel 2007 ha pubblicato, insieme ad altri scrittori riuniti sotto lo pseudonimo di Zelda Zeta, il romanzo Voice Center. L’architettura di Be.R&Nice (Episodio n. 126) nasce dall’idea che la caccia all’atto creativo commerciabile produca esiti opposti: l’arte nasce per la distrazione di alcuni e l’ostinazione di altri. |
Bertallot, Alessio | Musicista ( cantante degli Aeroplanitaliani ), dj ( conduttore di B Side, Radio Deejay ), giornalista ( Gq ). La migliore definizione è quella che stabilisce la categoria dei lavoratori dello spettacolo a cui appartiene, secondo la cosmogonia buro-surrealista dell’ E.N.P.A.L.S. : artista-fantasista. Attualmente Bertallot sta lavorando per ottenere l’estensione di categoria a “Illusionista”. “La Tecla/Portercole che ho immaginato nell’Episodio n. 100 – spiega – è da un lato il mito di Sisifo, il progetto inutile che non finisce mai, dall’altro il cantiere creativo sempre aperto, l’orizzonte che non si vede e quindi il mondo, che non finisce mai. Forse la stessa cosa? La Musica, soffocata dai rumori della coscienza, lavora dall’inconscio, dando profondità al non-senso della vita.” |
Bertolino, Enrico | Nato a Milano nel 1960, è uno dei più popolari comici, conduttori televisivi e attori italiani. Oltre all’attività artistica, Enrico Bertolinosi occupa della formazione sulla comunicazione e della spettacolarizzazione di eventi formativi e conventions aziendali. Da sempre vicino ai temi dello Humanistic Management, è stato collaboratore fisso di Hamlet e ha contribuito ai volumi Il Manifesto dello Humanistic Management e Nulla due volte. Per Le aziende In-Visibili ha scritto il monologo del Comico d’Impresa contenuto nell’Episodio 26, Le Aziende In-Vivibili – 1. |
Bodega, Domenico | Autorevolissimo esperto di organizzazione aziendale, con particolare riferimento al tema della leadership, oggetto della conversazione da lui immaginata fra Deckard e Bandini (Episodio n. 9), attualmente è il Direttore del Dipartimento S.E.GEST.A., Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale, dell’Università Cattolica di Milano. |
Bogliari, Francesco | Manager editoriale, giornalista, docente universitario, editore, imprenditore della comunicazione: queste cose è Francesco Bogliari(umbro-toscano, 1953). Vicino al movimento dello Humanistic Management fin dall’inizio (è stato Direttore Responsabile di Hamlet durante il settennio minghettiano ed ha contributo a Nulla due volte), ha attraversato da irregolare il mondo dei libri e dei giornali (Fabbri, Sole 24 Ore, Sperling & Kupfer, Touring Club, Libri Scheiwiller, Media & Co, Espansione, L’Impresa, Business People, ecc.) combattendo una costante battaglia contro le barriere di ruolo e di funzione. La sua rivisitazione di Pirra (Episodio n. 77) riflette gli interrogativi di questa sua guerra personale contro gli schemi codificati. I suoi compagni di viaggio sono Bach, Mozart e Schubert . |
Bomoll, Cinzia | Bolognese, vive a Roma dove lavora per televisione e cinema, come autrice e regista. Ha realizzato il film Il segreto di Rahil e il romanzo Lei che nelle foto non sorrideva. Ha scritto l’episodio n. 116, I costruttori di molle (Cosmicomica), intriso di poetica leggerezza. |
Bonetti, Caterina | Ha 23 anni, vive a Parma dove frequenta l’ultimo anno della Facoltà di Lettere e Filosofia. Da alcuni anni svolge attività politica e dal gennaio 2008 è segretario di circolo di zona del Partito Democratico. Blogger per passione ha vinto il primo premio al concorso “Eroe mai cantato” per l’edizione 2004- 2005. Ha collaborato al progetto Le Aziende In-Visibili con una rielaborazione della città di Bersabea (Episodio 93, Guardare in alto). Il suo contributo si basa su una riflessione riguardo gli schemi della produttività nella contemporanea società dell’immagine. L’impresa, spesso proiettata solo verso il conseguimento di una buona posizione, dimentica le motivazioni per le quali ha iniziato il suo percorso. La soluzione a questa mancanza di prospettiva può venire da un personaggio marginale, che tuttavia ha ben chiari i suoi sogni e come trasmetterli agli altri. Qualcuno che non basa unicamente sull’apparenza esteriore di prestigio la sua esistenza, ma che è ancora in grado di “Guardare in alto”. |
Bonomi, Aldo | Sociologo, ha riversato il proprio lavoro professionale di animatore e direttore del Consorzio AASTER in una folta serie di opere che rappresentano un intreccio di elaborazioni teoriche e di spunti di riflessione derivanti dalla grande frequentazione e dalla mole di materialidi ricerca raccolti sul territorio nel corso degli anni di attività professionale: da Il capitalismo molecolare a Il distretto del piacere fino al più recente Famiglia SpA – Convivenza generazionale e longevità d’impresa. Le diverse pubblicazioni rappresentano altrettanti punti di condensa nei quali la complessità del peripatetico ricercare quotidiano trova un momento di equilibrio tra sintesi teorica e racconto militante. Del suo approccio sociologico e del suo stile narrativo è un buon esempio l’Episodio n. 97, Il Fabbricone. |
Bucciarelli, Elisabetta | Vive e lavora a Milano. Ha scritto per il cinema, il teatro e la televisione. Ha pubblicato i saggi Strategie di comunicazione, Riza Scienze, Io sono quello che scrivo. La scrittura come atto terapeutico, Calderini Editore e Le professioni della scrittura, Eda-Il sole 24ore. Ha scritto molti racconti pubblicati su quotidiani e antologie, oltre a cinque sceneggiature tra cui Amati Matti, menzione speciale della giuria alla 53 Biennale del Cinema di Venezia. Ha pubblicato i romanzi Happy Hour, Mursia 2005, e Dalla parte del torto, Mursia 2007. Collabora con diverse testate giornalistiche occupandosi di filosofie, arte, manie e libri. Ha ideato e conduce da più di dieci anni il laboratorio Esprimersi con la scrittura, scrivere per stare bene. Ha una trasmissione di gialli, GialloFuoco, su Booksweb.tv. La sua ricerca sulla parola ha come obiettivo raggiungere una “complessità essenziale”, per questo ha creato per Le Aziende In-Visibili AnoressikWord (Episodio n. 61), lavorando sulla città calviniana di Ottavia. |
Buzzavo, Leonardo | È ricercatore e docente di Marketing Internazionale e di Strategie d’impresa presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dal 1994 è coordinatore per il mercato italiano del network di ricerca ICDP (International Car Distribution Programme), principale rete mondiale di studio sulla commercializzazione automobilistica. È autore di numerose pubblicazioni in libri e articoli. Per Le Aziende In-Visibili ha immaginato l’inquietante Episodio n. 79, L’azienda dei sogni. Ha dichiarato: “nelle Aziende In-Visibili come in tutto ciò che mi circonda cerco di facilitare lo scorrere del flusso creativo, attenuando il confine tra vita reale e sogno, tentando di ricomporre il puzzle dei frammenti di senso.” |
Canova, Luciano | L’autore dell’Episodio n. 63, Il Cerchio e il Centro, è nato a Sondrio nel 1978. Laureato in Discipline Economiche e Sociali, lavora come ricercatore alla Paris School of Economics. Scrive romanzi e racconti (L’uomo che fissò le stelle, 2001, Maremmi Editore; Il gambero e il mare, 2004, Excogita Editore; in uscita nel 2008 Battaglia Navale). Il suo contributo a Le Aziende In-Visibili è una riflessione paradossale sulla rete e sul suo sviluppo iperbolico, che evidenzia il parallelismo tra la dicotomia significante-significato e potenziamento-dissoluzione delle relazioni umane. |
Cennamo, Diomira | Laureata in filosofia (classe 1980), si occupa di giornalismo e comunicazione d’impresa. E’ l’autrice della riscrittura “Retro” della Città calviniana sua omonima. “Ne Le Aziende In-Visibili – dice- porto l’esperienza di chi muove i primi passi nel mondo aziendale, estremamente complesso anche nella zona di iniziazione, con i suoi duri test e le sue lunghe fasi propedeutiche…Sono qui a rappresentare la voce flebile – ma che ha tanto da dire – di quella parte ancora invisibile dell’Azienda, che reclama il suo spazio in una realtà alla cui mutazione partecipa già oggi e contribuirà in maniera sempre più sostanziale domani.” |
Cerruti, Pepa | Co-autrice del romanzo Voice Center pubblicato nel 2007 e giornalista pubblicista, è cofondatrice dell’agenzia editoriale Punto&Zeta. La sua rilettura della città di Moriana (Episodio n. 85, Prêt à Porter) mette in luce il paradosso delle società dell’apparenza, dove anche dietro la bellezza innocua di un vestito si può nascondere lo scempio etico dello sfruttamento minorile. |
Cilento, Antonella | (Napoli, 1970), scrittrice, ha pubblicato Il cielo capovolto (Avagliano, 2000), Una lunga notte (Guanda, 2002), Non è il paradiso (Sironi, 2003), Neronapoletano(Guanda, 2004), L’amore, quello vero (Guanda, 2005), Napoli sul mare luccica (Laterza, 2006). E’ tradotta in Germania da Bertelsmann. Finalista al Premio Calvino 1998 e vincitrice del Premio Tondelli 1999 con la sua tesi di laurea, ha fondato e conduce la scuola di scrittura Lalineascritta a Napoli (www.lalineascritta.it) e tiene laboratori di scrittura dal 1993 in tutt’Italia. Presiede la Scuola di Scrittura “Le scimmie” dell’UPAD di Bolzano. Scrive per il teatro, per numerosi giornali fra cui Il Mattino e L’indice dei libri. Per i ragazzi ha pubblicato Nessun sogno finisce (Giannino Stoppani, 2007). La Maurilia di Antonella Cilento (Episodio n. 24, Realtà virtuale) è una città in cui alle piccole aziende familiari si è sostituita un’azienda senza padroni e senza stanze, dove chi lavora non sa per chi e ogni riferimento è perso. Questa Maurilia ha ancora l’aspetto della città che era, ma nella sostanza è ormai un alveare senza regole e senza emozioni o obiettivi, come molte aziende di questi tempi. ’ |
Cipolletta, Innocenzo | Economista, ha passato un terzo della sua vita professionale come responsabile scientifico di un istituto di ricerca economica, poi il secondo terzo in Confindustria, come Direttore Generale, e infine in questo terzo tempo ha ricoperto e ricopre il ruolo di presidente in aziende industriali(Marzotto), finanziarie (UBS Corporate Finance Italia), di comunicazione (Il Sole 24 Ore) e di servizio (Ferrovie dello Stato). La sua Fillide, trasfigurata nel discorso di Bill. H. Fordgates Jr. nell’Episodio n. 75, è una azienda, scrive, “che esiste solo quando serve, non occupa spazi e si avvale di tutto quello che altri hanno accumulato. E’ un’azienda ideale per un imprenditore che vuole restare libero e che ricerca il massimo della flessibilità. E’ un’azienda irresponsabile che vorrebbe replicare il modo di operare di un artista, solitario nel concepire l’opera e legato ad altri nel realizzarla. Come gli stilisti della moda o i disegnatori industrialiche nella loro mente elaborano mondi e visioni da realizzare senza per questo rimanere vincolati ad essi. Non esiste e non esisterà mai in questo modo: resta un’utopia.” |
Costa, Paolo | Milanese, classe 1962, protagonista delle più significative esperienze marcate Humanistic Management (collaborazione alla rivista Hamlet e al Manifesto dello Humanistic Management), Partner di The maison, atelier multidisiplinare di interaction design, nonchè docente del Corso di Comunicazione Digitale e Multimediale dell’Università di Pavia, è autore della scrittura degli Episodi n. 30, Dimissioni, e n. 73, Esprit de geometrie version: l’azienda di Babele (La sfida del Labirinto Polivoco, reload). |
Decarli, Annalisa | Consulente filosofica e formatrice ha scritto l’Episodio n. 67, Gap generazionale. |
D’Egidio, Franco | Fondatore di Summit, è prematuramente scomparso il 1° Agosto 2007, pochi giorni dopo aver inviato a Marco Minghetti una prima redazione di quello che poi è diventato l’Episodio 17, Il Sogno Imprenditoriale. È stato “”Key note speaker”" a livello europeo ed internazionale, advisor dei vertici di società italiane e straniere, autore di 23 volumi di management e di oltre 2.000 articoli apparsi sulle maggiori testate nazionali ed internazionali. In particolare ha partecipato all’avventura di Hamlet, alla redazione del Manifesto dello Humanistic management e al volume miscellaneo, curato da Minghetti, La metamorfosi manageriale. |
Del Mare, Giorgio | Amministratore Delegato e fondatore di Methodos SpA. È stato condirettore del Forrad (Ifi), associato allo Studio Ambrosetti, Segretario Nazionale dell’AIF, Consigliere Nazionale dell’AICOD, docente presso il Master di Relazioni Industrialidell’Università di Bologna. Fondatore di AIF, attualmente è membro della Consulta Scientifica. Ha pubblicato oltre cento articoli tecnici su riviste specializzate e più volumi di management. Esperto di change management, ha gestito progetti e processi di integrazione a valle di fusioni aziendali. Ha ricoperto incarichi di fiducia e cariche socialiin numerose imprese del terziario, di ricerca, consulenza, che ha contribuito a creare. Con Minghetti ha scritto il volume Le cose e le parole(Sperling&Kupfer, 1995)L’idea portante dell’Azienda Invisibile chiamata da Del Mare Kalkia (Episodio n. 88) è la riflessione doverosa sul ruolo incrementalmente preponderante che la comunicazione interna da tempo sta assumendo nel governo dei processi organizzativi, sul significato di questo processo culturale e sulla responsabilità che ciò comporta a tutti i livelli. Comunico ergo sum, potrebbe essere il claim di questa Azienda … e di molte altre. |
Delprete, Stefano | Nato a Cuneo del 1974, lavora nel mondo editoriale. La sua riscrittura della città di Zenobia (Episodio n. 31, Un nuovo mondo amoroso) nasce dall’utopia di un’azienda che nasce sufficiente a se stessa, immutabile perché già compiuta, un luogo del presente, mai del passato, perennemente vivo nel futuro. Come uno spazio di uomini e cose la cui forma è l’immagine coerente di se stessa. |
Fazio, Antonio Pietro | Due fra i più bizzarri Episodi del romanzo, il n. 43, Paradiso e il n. 105, Crudelia, sono stati partoriti dall’immaginifica mente di Antonio Pietro Fazio, Milano 1966, imprenditore e manager, Fondatore e Amministratore Unico di BAUM – La Fabbrica della Comunicazione, agenzia di comunicazione integrata – e Presidente di Vectoria Srl organizzazione specializzata nella formazione manageriale e nello sviluppo della comunicazione interna delle imprese. La sua Odara, in particolare, vive in un costante disequilibrio tra realtà sintetica e misticismo tropicalista con uno sguardo attento e sciacallo ai nuovi anfratti emotivi che il mondo del web 2.0 cerca di occupare, sanare, sfruttare in un’altalena di falso volontariato orientato allo sfruttamento dell’alienazione di milioni di utenti della rete. |
Ferrarini, Paolo | L’autore dell’episodio n. 57, ricercatore e giornalista, è responsabile presso Future Concept Lab del settore calzature e accessori. Laureato in Fenomenologia degli Stili al DAMS di Bologna, si è specializzato nello studio delle estetiche contemporanee e nell’evoluzione dello stile. Svolge attività didattica presso l’Istituto Marangoni (Metodologia della Ricerca) e il Politecnico di Milano. E’ co-autore del volume “Estetiche Italiane. Le sei tendenze del made in Italy e la loro presenza nel mondo” (Libri Scheiwiller, novembre 2003). Per la scrittura di “Selfya” ha utilizzato come punto di partenza le grandi realtà aziendaliimmateriali, quelle della new economy, quelle che coinvolgono migliaia di persone nei loro affari, quelle che per la maggior parte delle persone restano un vero mistero, arrivando a tratteggiare il profilo ideale di un individuo che è imprenditore di se stesso, senza restrizioni né dipendenze, se non quelle che a tutti i mortaliimpone il Tempo. |
Foa, Marcello | Inviato speciale de “il Giornale”, ha scritto, in un serrato ping pong con Minghetti, L’Episodio 32, Il Bazar delle Anime. L’idea di fondo è ispirata a una lettura junghiana della realtà. La società moderna incoraggia l’egoismo, la sordità emotiva, la razionalità come unico valore e dimentica che l’uomo è un essere istintivo, intuitivo, che ha un’anima, che è guidato da un’intelligenza subliminale. |
Fontana, Andrea | Esperto di sistemi di formazione manageriale e sviluppo organizzativo, comunicazione d’impresa e storytelling management. Insegna all’Università degli Studi di Milano-Bicocca: “Metodologia della formazione nelle organizzazioni” e all’Università di Pavia: “Storytelling e narrazione d’impresa”. Autore di testi sulle nuove modalità di training evoluto e comunicazione integrata con approccio narrativo. E’ business partner di Corus, società di consulenza HR del Gruppo Assist. A proposito de “Le città e il cielo”, ha scritto: “Il cielo…lo spazio celeste… elementi aerei che da sempre sono associati alla comunicazione. Un tempo una comunicazione mediata, con l’eterna e infinita costellazione delle stelle fisse, Oggi, una comunicazione immediata, dove tutti sono a contatto con tutti in una rete simbolica e narrativa che forma, esattamente come nel film ormai di culto “Matrix”, una cornice di senso in cui esistiamo e ci riconosciamo. Ci dimentichiamo però che questa cornice di senso è aerea. Come il cielo, essa è soggetta a una molteplicità di forze che ne cambiano i connotati fino a farci perdere orientamento di noi e del mondo. Conoscere e saper usare il cielo, le forze che compongono le matrici di narrazione culturale contemporanee (ma non solo quelle) è un modo per ri-destarsi.” Nell’episodio 99, The sunny side of your storytelling life, illustra alcune sue convinzioni fondamentali su narratività e organizational storytelling, in contrapposizione alle tesi messe in bocca da Minghetti alla Psicologa Sintetica nell’Episodio n. 124, L’Analogico e il Digitale. |
Gai, Paolo | Sognatore, amante della natura, del ballo, del cinema e del carnevale, il fondatore di Evidence, segnalato recentemente da una indagine svolta dal Corriere della Sera fra i 30 imprenditori più innovativi d’Italia, trae dalla città sospesa ad una rete di Ottavia la poetica descrizione della realtà di una start-up (Episodio n. 60). Ovvero della stessa Evidence, spin off del Laboratorio ReTiS della Scuola Superiore S. Anna di Pisa che opera nel campo dei sistemi operativi e del software per sistemi embedded nei mercati dell’automotive, dell’automazione industriale e dei sistemi multimediali. Ha insomma riportato nella trasposizione di Ottavia la propria esperienza, le proprie sensazioni, le proprie incertezze riguardanti la nascita e la conduzione di una impresa innovativa. |
Gaiarin, Nicola | Consulente, formatore e Project leader di DOF consulting e responsabile scientifico di SPC – Scuola di Process Counseling. Si occupa soprattutto di sviluppo delle risorse umane e di integrazione tra potenzialità personalie miglioramento organizzativo. Scrive su Persone e Conoscenze, dove cura la rubrica I limiti dell’imperfezione. Ha scritto, assieme ad Alessandro Rinaldi ed Enrico Folchini, Counseling per manager (2005) e tradotto numerosi testi di management. Rieccheggiando il dickiano Total Recall ha realizzato l’Episodio n. 56, Marketing Esperienziale. La sua Aglaura-revisited è la città-nome fatta di sogni e desideri che forse, un giorno, potrà essere raggiunta da tutti. A prezzi modici. Una discesa in un delirio pop-lounge in technicolor, traAlice nel paese delle meraviglie e le pillole della felicità. White rabbit nel XXI secolo. |
Garutti, Alberto | L’idea centrale dell’Episodio n. 119, Gossip, nasce un sabato pomeriggio nello studio di Alberto Garutti (nato a Galbiate, Como, nel 1948). Nel corso di una lunga chiacchierata espone a Minghetti le sue idee sull’”arte pubblica”, di cui è uno dei più importanti rappresentanti a livello mondiale. L’intera opera di Alberto Garutti si muove infatti dalla volontà di distanziarsi dal museo come istituzione contrapponendo ad esso l’originale senso dello spettatore che, come dice l’artista stesso, implica l’”andare verso” l’opera. L’artista decide quindi di esporre in spazi pubblici, conscio comunque che il semplice spostarsi dallo spazio espositivo non è sufficiente a rivitalizzare il ruolo dello spettatore e a facilitarne l’incontro con l’opera d’arte. La sua ricerca artistica tuttavia, è fondata su un’intensa riflessione sul luogo in cui si manifesta e da cui trae origine l’opera d’arte stessa: i suoi interventi urbani si sviluppano sempre all’insegna del rispetto per le strutture architettoniche esistenti e per la sensibilità degli abitanti. Nella seconda parte di Gossip si allude ad una sua celebre opera pubblica realizzata per l’Ospedale Sant’Andrea di Roma. |
Gasparini, Gi(ov)anni | Sociologo (Giovanni) e poeta-scrittore (Gianni), professore ordinario nell’Università Cattolica di Milano, ha dedicato il libro La corsa di Pinocchio (Vita e Pensiero 1997) al capolavoro di Collodi, che gli ha ispirato anche l’Episodio n.51b, Profumi e Balocchi. Suoi volumi recenti in campo letterario: Cento aquiloni – Un poemetto (Scheiwiller 2005); Un folle volo (Mimesis 2006); Passio (Città aperta 2007). Negli ultimi 10 anni ha pubblicato inoltre 5 volumi di “Sociologia degli interstizi” (l’ultimo è Interstizi e universi paralleli, Apogeo 2007); nel2004 ha fondato il Gruppo “Interstizi & Intersezioni”, a cui fa capo l’omonima Newsletter on-line. |
Genovesi, Emilio | E’ Direttore Generale di Domus Academy, il più importante istituto di design italiano, di cui ha scritto: “è una scuola del fare, ma la teoria resta alla sua base: tutto il lavoro che facciamo oggi produce progetti basati sui concept che hanno fatto la sua storia (dando vita alla vastissma offerta formativa attuale), ma che tendono anche a specializzarsi su un fronte creativo oggi essenziale: la relazione fra tecnologie e comportamenti umani”. Impresa liquida (Episodio n. 13) è in qualche modo la rappresentazione narrativa di questa idea manageriale. |
Giagnoni, Lucilla | La splendida interprete di Marylin e tanti altre rappresentazioni teatrali ci ha regalato una profonda riflessione sul teatro, che sempre più è anche teatro d’impresa, in Copyright, Episodio n. 45. Ha detto: “Ho scritto di Valdrada: la mia Theatron. Ho pensato ad un grandissimo regista, Peter Brook, che, alla domanda “perché mai noi che alla mattina ci alziamo, andiamo a lavorare , litighiamo , amiamo, dovremmo andare a teatro a vedere persone che alla mattina si alzano, vanno a lavorare, litigano, amano?” risponde:“perché a teatro quella vita è più Vivida!”. Lucilla dal 1985 al 2002 si é concentrata sull’attività del TEATRO SETTIMO, la compagnia teatrale torinese diretta da Gabriele Vacis e ha partecipato alla creazione di quasi tutti gli spettacoli prodotti.Ci sono stati incontri però altrettanto significativi… con Luigi Squarzina con cui ha lavorato nei “SETTE A TEBE” all’Olimpico di Vicenza; con Alessandro Baricco in “TOTEM”; con Paola Borboni all’inizio della sua attività con “INCONTRO AL PARCO DELLE TERME; con G. Bertolucci con cui ha girato il film “IL DOLCE RUMORE DELLA VITA” ; e con tanti altri. |
Governatori, Michele | “La menzogna non è nel discorso, ma nelle cose scriveva Calvino nella città di Olivia. Poco fa sbirciavo i canali satellitari della tivù di un albergo, centinaia, e mi accorgevo che la loro menzogna, la loro povertà, era nell’assenza di cose, o meglio di idee, a reggere il discorso. La rivoluzione delle tecnologie dell’informazione, l’unica cui le persone della mia età abbiano assistito, che ha moltiplicato le opportunità di trasferimento di segni e fatto nascere aziende anche miliardarie, richiede ora il moltiplicarsi (rafforzarsi) delle idee, delle storie, delle opinioni originali per alimentarie gl’innumerevoli canali disponibili. Altrimenti, il buffer si svuota e sullo schermo appare la sabbia“. Così chiosa l’Episodio 49, Upload, il suo autore, Michele Governatori, (Mondavio, 1972) che ha pubblicato i romanzi “Venere in topless” (Fernandel, 2003), “Il paese delle cicogne” (Foschi, 2004) e “La città scomparsa” (Barbera, 2006). Collabora con la rivista Fernandel (www.fernandel.it) e legge in pubblico con “I libri in testa” (www.ilibrintesta.it). |
Granelli, Andrea | Presidente di Kanso, società di consulenza che si occupa di innovazione. Da diversi anni lavora su temi legati all’innovazione: è stato amministratore delegato di tin.it e dei laboratori di ricerca del Gruppo Telecom. È in molti comitati scientifici e in commissioni di valutazione e siede in diversi consigli di amministrazione. È inoltre direttore scientifico della scuola internazionale di design Domus Academy. Attratto dalle riflessioni profonde di Calvino sulla città ha voluto cogliere in Laudomia – città dei doppi – la sua dimensione digitale, città dei bit ante litteram (Episodio n. 109). |
Lisai, Gianmichele | E’ nato a Ozieri, in Sardegna, nel 1981. Ha collaborato a varie antologie, scritto per riviste e curato, insieme a Gianluca Morozzi, la raccolta di racconti Suicidi falliti per motivi ridicoli (Coniglio, 2006). È nella redazione del magazine letterario Veins.La sua rivisitazione di Procopia (Episodio n. 103) è basata sul ribaltamento del punto d’osservazione. Nel testo di Calvino, Marco Polo, affacciato alla solita finestra della solita locanda, assiste gradualmente alla scomparsa del panorama circostante. Nella riscrittura di Lisai, quella stessa scomparsa graduale del panorama, è filtrata dall’occhio di chi ne è la causa. È una riscrittura a specchio, che smaschera la possibile metafora sull’espansione urbanistica illimitata, presente nell’opera di Calvino. |
Lombardi, Maria Ludovica | La formatrice forse più nota d’Italia, insieme al marito Riccardo Varvelli ha educato generazioni diverse di manager delle più importanti aziende italiane. Bravissima scrittrice con decine di articoli, saggi e libri pubblicati, ha donato a Le Aziende In-Visibili l’Episodio n. 14. |
Longo, Giuseppe O. | Ha introdotto in Italia la Teoria dell’Informazione, che continua tenacemente a insegnare all’Università di Trieste. Si dedica con slancio alla scrittura di romanzi, racconti e opere teatrali. Nello scrivere L’Episodio 102, Deja-vu, si è lasciato attrarre dal fascino della specularità, della simmetria e della replicazione, che vertiginosamente preludono, forse, all’infinito. Nel descrivere Mnemonia (Episodio 93) è stato suggestionato dalla natura volatile dei dati informatici che, generati ogni giorno in quantità enorme, ogni giorno sono cancellati, passando dalla memoria all’oblio, ma lasciando una traccia per quanto futile nell’universo parallelo e irrecuperabile dei rifiuti mnestici. |
Luciani, Pina | Consulente e formatrice di Newton M.I., si occupa di eventi formativi basati sull’implementazione di laboratori e sulla realizzazione di nuovi format didattici derivanti dal mondo dell’entertainment televisivo: reality, real tv, corporate blog e podcasting. Ha realizzato per una grande impresa di telecomunicazione in Italia il primo reality d’impresa. Ricercatrice sui temi della serendipity, per Le Aziende In-Visibili ha proposto nell’Episodio n. 64 di riflettere sull’innovazione formativa virtuale, che vede protagonisti gli occhi… :“Tre ipotesi si danno sugli abitanti di Second Life: che odino la loro vita terrestre e siano desiderosi di rifarsi un’identità; che la rispettino a tal punto da costruirsene un’altra; che la amino così tanto da riviverla e riproporla sul web, foglia a foglia, sasso a sasso, formica a formica, contemplando affascinati e distratti la propria esistenza virtuale”. |
Majorino, Pierfrancesco | E’ nato a Milano, città dove vive, scrive, lavora, fa politica a tempo pieno, il 14 maggio 1973. Ha scritto un reportage sulla condizione giovanile “Giovani anno zero” (adnkronoslibri, 2000), romanzi, “Dopo i lampi vengono gli abeti” (peQuod, 2005), “L’eterno giovedì” (Baldini Castoldi Dalai, 2007), e testi destinati alle rappresentazioni teatralitra cui “Slum” di e con Milvia Marigliano. Si è cimentato con la riscrittura calviniana (Episodio n. 118, L’Angelo Custode) in punta di piedi, colpito dal sacrilegio che si stava realizzando e desideroso di far vivere, con parole diverse e nuove, il concetto di continuità che ha segnato un’opera letteraria irripetibile come Le città invisibili. |
Marzotto Caotorta, Francesca | Diploma di Paesaggismo alla Ichbold School of Design di Londra. Corsi di approfondimento alla Clock House di John Brooks. Diploma di erboristeria presso l’Università di Siena. Ideatrice, fondatrice e direttrice del mensile Gardenia.Per Rizzoli scrive “Profumi ritrovati” e “I segreti dei colori naturali; Viole per Edagricole”.Ha partecipato e condotto trasmissioni radiofoniche e televisive. Ha collaborato con le principalitestate italiane: Corriere della Sera, La Repubblica, Il Giornale, Casa Vogue, Abitare, Amica, Elle Decor. Da 20 anni si occupa della rubrica “Verdissimo” sul supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore. Svolge l’attività di paesaggista in Italia e all’estero. Per le Aziende In-Visibili ha scritto l’Episodio n. 72, Prima Missione: Reality Render-vouz –Schehadé. |
Massarenti, Armando | L’autore dell’Episodio 20, La Fiducia e la Paura, è un filosofo ed epistemologo italiano (Eboli, 1961).È responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del supplemento culturale Il Sole-24 Ore Domenica, dove si occupa, dal 1986, di storia e filosofia della scienza, filosofia morale e politica, etica applicata, e dove tiene la rubrica Filosofia minima. Per questa sua attività nel 1993 ha vinto il Premio Dondi per la Storia della Scienza, delle tecniche e dell’Industria (Padova) e nel 2000 il Premio Voltolino per la divulgazione scientifica (Pisa).Ha pubblicato diversi volumi fra cui Il lancio del nano e altri esercizi di filosofia minima (Guanda, Parma, settembre 2006), per il quale gli è stato conferito il Premio Filosofico Castiglioncello 2007. |
Maugeri, Massimo | Scrittore siciliano, collabora con le pagine culturalidi importanti quotidiani e magazine letterari tra cui Il Mattino, Il Riformista, La Sicilia, Il Corriere Nazionale. Suoi racconti sono stati pubblicati su prestigiosi giornali e riviste letterarie. Il suo romanzo “Identità distorte” (Prova d’Autore, 2005) ha vinto il premio Martoglio ed è stato finalista al premio Brancati. Ha ideato e gestisce il frequentatissimo Letteratitudine (www.letteratitudine.blog.kataweb.it), blog letterario d’autore del Gruppo L’Espresso, nonché uno dei siti letterari più seguiti in Italia. Per “Le aziende In-visibili” ha tradotto nella sezione Le aziende e i morti la città/azienda Adelma (Episodio n. 78, Missione Finale – Limbo), mescolando la propria scrittura a quella di Calvino, e paragonando il licenziamento di un lavoratore a una sorta di trapasso. È stato attivissimo anche nell’attività di “casting”. |
Mazzini, Gianna | L’autrice del metafisico Episodio 11 (Miranda goes to Corporation) è una innanzitutto una regista. La sua attività spazia dal cinema al teatro, dalla letteratura alla pubblicità, dalla radio al documentario. Crede nella regia come lingua, come struttura, come modo di comunicazione che prescinde dai campi nei quali si applica. Lavora alla contaminazione continua fra generi. Ed è impegnata nella rappresentazione della realtà a partire dalle caratteristiche distintive dell’essere femmina. Scrive.Riceve, nel 2001 il Minimum Prize dall’Università delle Idee di Michelangelo Pistoletto (Arte per una trasformazione sociale responsabile) per il progetto ‘Quel tanto di differenza’. Racconta fatti, persone, e anche città. E’ consulente del Comune di Genova, nell’ambito delle manifestazioni legate a “Genova Capitale Europea della Cultura 2004”.E’ responsabile della Comunicazione di Labodif, società di marketing, che si occupa di strategie di mercato segnate dalla differenza di genere. Ha scritto, a sei mani, Abbracciare l’orso. Riflessioni e storie su lavoro e sentimenti(Guerini 2008).Nella sua rilettura di Anastasia c’è il ‘Desiderio’ che i ‘desideri’ riguardino le relazioni più che le cose. |
Mazzocchi, Mariagrazia | Si occupa da oltre 35 anni di design, prima come redattrice della rivista Domus, poi come fondatrice e presidente di Domus Academy, scuola postuniversitaria di design e di moda. Malgrado questo, nel suo intimo si percepisce ancora come “filosofa”, e ritiene che il design possa essere una delle molte strade per giungere alla verità. Togliere, arrivare, come insegna Calvino, al minimo, è senz’altro un buon sistema per sfrondare le troppe sovrastrutture che spesso ci nascondono la realtà. Elabora la sua visione di una scuola ideale nell’Episodio n. 41, Esperienze professionali pregresse. |
Melissi, Paolo | Redattore della rivista Bookshop (mercato editoriale). Cura la sezione sulla scrittura in rete di Ibridamenti, progetto dell’Università Cà Foscari di Venezia dedicato allo studio della “Blogosfera”. Ha basato la “riscrittura” di Zirma sulla “moltiplicazione” del rapporto segni/memoria (Episodio 19, L’altro, lo stesso). |
Milone, Rossella | Nata a Pompei nel 1979, vive e lavora a Napoli. E’ autrice del libro Prendetevi cura delle bambine, Avagliano (finalista segnalato con menzione al Premio Calvino); è in uscita con un nuovo libro per Einaudi. Ha pubblicato diversi racconti in antologia (Marlin ed., Empiria, Ippogrifo edizioni) e su giornali quali Il Mattino e L’Articolo. Conduce laboratori di lettura, scrittura creativa e cinematografica presso la scuola Lalineascritta di Napoli e scuole pubbliche. Promuove incontri letterari e spettacoli di readings, teatro e danza. La sua riscrittura della ‘Pentesilea’ calviniana (Episodio n. 122) è nata innanzitutto dal senso di eterno che le città invisibili posseggono, applicabile ad ogni città di ogni tempo e luogo. Pentesilea come gabbia e cintura di forza a cui nemmeno si fa più caso, alla quale ci si abitua come ad un lavoro frustrante, alla routine schiavizzante; un lento morire dei sensi, della vita tutta che costringe chi abita la città-o chi abita l’azienda- a non riconoscere nemmeno più il dolore, o, quantomeno, a scambiarlo per vita. |
Morace, Francesco | Sociologo, giornalista e saggista, ha costruito la sua attività professionale sul sogno di lavorare producendo visioni per il futuro. A questo scopo ha fondato con altri partners nel 1988 l’Istituto di Ricerca “Future Concept Lab” che continua a dirigere dopo 20 anni di lavoro sull’innovazione, facendo incontrare sociologia, design e marketing. Su questa stessa lunghezza d’onda ha pubblicato come autore e co-autore una ventina di volumi dedicati a tendenze, controtendenze, megatendenze. E’ autore di un blog quotidiano in collaborazione con Nova100 del Sole 24 ore, che ha il titolo di un suo libro di qualche anno fa: Previsioni e presentimenti. Italo Calvino è sempre stato il suo principale riferimento letterario, fin dalla scrittura del primo libro Chi ha lasciato il segno? del 1988. Nella riscrittura di Armilla (Episodio n. 40) si è ispirato alla visione sociologica della società liquida, che rischia di trasformarsi nella dissoluzione dei legami sociali, e al sogno perverso di controllo sugli individui che molte organizzazioni – tra cui le aziende multinazionali – coltivano segretamente. |
Morganti, Franco | Autore dell’episodio n. 18, Oil & Gas Industry – Negotiation, in cui Zirma-Zebrania fa da sfondo a un problema della nostra civiltà: la ridondanza. Vorremmo cose ridondanti, ma forse è solo la nostra memoria a esserlo.Morganti, ingegnere e poi docente al Politecnico di Milano, ha fondato aziende come Metrel, Reseau, Databank Consulting, è stato in Olivetti, SGS (ora ST Microelectronics), nel CdA di Stet, in Logica, amministratore indipendente di Enel e di Wind fino al 2005. E’ stato consulente delle principaliimprese di ICT in Italia e in Europa, dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, della Commissione Europea su temi di strategie e politiche per l’ICT. E’ commentatore de “Il Corriere della Sera – Economia”. |
Nessuno, Wiliam | Autore, artista multimediale. Ha scritto per RaiRadio3 i radiodrammi “What If – La Storia Impossibile” (2001, otto puntate), “Cent’anni Fermi (2001, cinque puntate), “Cuore e Anima – La Storia dei Joy Division” (2004, cinque puntate). Ha prodotto diversi testi teorici sulla Rete e sui Blog. Lavora anche per la televisione come autore e regista, con un altro nome. Regista e autore radio-televisivo, ha immaginato la logicamente illogica Kopiot dell’episodio n. 39, Il Bello e il brutto (il basso e l’Alto). Sulle città continue di Calvino ha scritto: “Continuità è un “valore” positivo o no? A quanto mi è parso, le Città Continue di Calvino non ce l’hanno, un valore positivo. Fondamentalmente perché si configurano come delle “trappole” che si richiudono sul viaggiatore, a volte invischiandolo apparentemente per sempre. Come faccia poi Marco Polo a sfuggire alle trappole spaziali delle città continue (nel capitolo successivo è sempre ancora in viaggio) l’Autore non lo spiega mai. Il gioco fantastico è più evidente che mai. In apparenza l’idea di “continuità” può adattarsi a un’azienda, e in un determinato periodo di tempo, anche alla sua produzione, Ma in sostanza non credo sia così. La curva del “ciclo di vita del prodotto” è abbastanza eloquente. Non c’è continuità: un prodotto nasce e dopo l’obsolescenza scompare. Sulla Rete c’è un sito (italiano) che in una tabella, per questa fase, usa la brutale espressione: “elimino il prodotto”. Parlare di “continuità” a proposito delle Aziende -per chi non è all’interno della loro gestione, ma forse anche per chi lo è- quasi non sembra possibile. La Continuità di un’Azienda deve passare attraverso trasformazioni, attraverso un succedersi di fasi-prodotto, di prodotti-fase. Sarebbe forse più indicato parlare di “Aziende Alternate” o meglio “Aziende Flessibili”, usando l’aggettivo che in una certa fase era visto solo come un valore e che adesso (specie da chi lavora) è visto come un incombente pericolo esistenziale. |
Notarnicola, Andrea | Fra i firmatari del Manifesto dello Humanistic Management, consulente, ricercatore sociale, regista: oggi è partner di Newton M.I., docente di corporate tv all’Università Cattolica di Milano e coordina i linguaggi e i format tv di MASTER 24, master a distanza de IL SOLE 24 ORE. Nel suo ruolo di consulente di direzione per primarie imprese italiane, coordina programmi di comunicazione interna e formazione. Dal 1997 scrive libri di management, avendo scritto uno dei primi libri italiani sul teatro d’impresa ed il primo sulla tv aziendale, riflesso della prima esperienza professionale vissuta in RAI dal 1990 al 1997. Grazie all’attività di docenza presso l’Università del Caffè di Trieste di Illy è entrato nell’era del marketing dell’esperienza, una esperienza polisensoriale che lo appassiona soprattutto nella dimensione degli occhi. Proprio di questi si occupa nelle Città Invisibili, alla ricerca dei nessi tra azienda reale e azienda virtuale rappresentata dai suoi media interni. Fotografa il passaggio generazionale fra due manager pre e ante Internet nell’Episodio 44, L’Unico e il Doppio: “Quella azienda virtuale, giù nello specchio, contiene tutte le scanalature dell’organizzazione reale. I lavoratori della Corporation sanno che ogni atto, ogni gesto, ogni operazione diventa parte di questo mondo virtuale”. |
Novellini, Valeria | Invisibile per natura, in quanto esercita una professione che non è riconosciuta dalle leggi italiane: analista finanziario! Dal 1999 lavora al Sole 24 Ore e fa parte del gruppo “Mission Intangibles” dell’Associazione Italiana Analisti Finanziari, che si occupa della valorizzazione delle attività intangibili. E quindi anch’esse, molto spesso, “invisibili”. La sua rielaborazione di Eutropia (Episodio n. 52) si ispira a una fusione bancaria realmente vissuta. |
Pace, Josephine | Nata a Caltagirone nel 1975, è laureata in Scienze Politiche. Si occupa di marketing e Comunicazione per un’azienda siciliana fortemente internazionalizzata. Ha pubblicato la sua prima raccolta poetica, “Morbida cade la lontananza”, nel 2003 con Il Filo Edizioni, Roma, ristampata nel 2005. nel 2007 ha dato alle stampe “Fisiologia del fuoco”, edita da Zona Editore, raccolta già segnalata al Premio Montano 2006.Ha fondato l’associazione culturale ALTAVOZ con la quale organizza rassegne letterarie per la sua città e coordina eventi per la promozione della Poesia Contemporanea con altre associazioni siciliane, come Fiumara D’Arte, con la quale ha girato uno dei “500 spot per Librino”. Nel 2005 ha curato la pubblicazione della raccolta “47 Frammenti” di Miguel Angel Cuevas, con scritti di Maria Attanasio e Vincenzo Consolo. Nel2006 ha curato la prima edizione del Festival Internazionale di Poesia- Città di Caltagirone e la pubblicazione della prima traduzione integrale in italiano di un’opera del grande scrittore algerino Habib Tengour. Nel 2007 è stata curatrice e organizzatrice della seconda edizione del Festival Internazionale di Poesia dal titolo “Tutto il resto è poesia! La parola poetica e le sue contaminazioni con altre arti e altri saperi”, ha inoltre curato una plaquette di poesie e disegni del poeta/pittore Innocenzo Carbone e due cataloghi d’arte, editi sempre da Altavoz.Si occupa di letteratura e poesia anche attraverso collaborazioni con riviste specializzate come “ClanDestino”, “Il filo”, scrive per la pagina culturale de “La Sicilia” e de “L’Isola Possibile” (il supplemento siciliano de “il Manifesto”). Crede nella capacità della poesia di “guarire le parole”: cioè di affrancarle da un uso standardizzato e omologante.
La poetessa e manager siciliana esprime la sua doppia anima nel visionario Episodio 42, Di chi sono gli occhi che guardano? A proposito della sua partecipazione al progetto di riscrittura collettiva de “Le città invisibili” dice: “Sono grata a Marco Minghetti di avermi coinvolta in questa affascinante sfida, è stata l’occasione per misurarmi con il linguaggio della narrazione e inoltre per approfondire un tema, quello dello sguardo e delle sue possibilità, che, come si evince dall’epigrafe apposta al mio ultimo libro (Alle inesorabili possibilità dello sguardo), mi riguarda molto da vicino connotando la mia ricerca stilistica ed espressiva.” |
Pacifico, Michele | Laureato in filosofia all’Università degli Studi di Milano, ha ottenuto il diploma International Teachers Program alla Harvard Business School. Ha lavorato per una ventina d’anni in alcune grandi aziende italiane – Olivetti, Fiat, Pirelli – ricoprendo ruoli direttivi in vari settori (informatica, formazione, organizzazione) e per una quindicina d’anni come consulente in numerose altre imprese in Italia e in Europa.Attualmente scrive libri di informatica, pubblicati con due diversi pseudonimi (Marco Ferrero e Mike Davis) da Mondadori, Apogeo, McGraw-Hill e Hoepli.Ha scritto l’Episodio n. 101. |
Panzarani, Roberto | Docente di “Psicologia delle Organizzazioni “ presso l’Università degli Studi dell’Aquila. Da molti anni opera nella formazione in Italia. Studioso delle problematiche relative al capitale intellettuale in contesti ad elevata innovazione e autore di svariate pubblicazioni. Il suo contributo a “Le Aziende In-visibili” è relativo all’Episodio 112. |
Pasini, Elisabetta | Antropologa dilettante per passione, nomade per vocazione e per necessità, ha vissuto nel corso degli anni in diverse parti del mondo, tra le qualiBarcellona, Londra, Chicago, e Milano in cui da pochissimo è tornata in pianta più o meno stabile. Collabora da anni con il Future Concept Lab di Francesco Morace, laboratorio per l’analisi delle tendenze con un osservatorio internazionale in diversi paesi, e, prima, ha lavorato per diversi anni in azienda nel campo delle risorse umane. Il suo principale impegno adesso è ultimare il suo libro sul carisma, tredici conversazioni con tredici personaggi diversi. Ha realizzato la versione “Ante” della città calviniana di Sofronia: una tipica “telefonata aziendale” che contribuisce a comporre quella sorta di silloge delle forme di comunicazione aziendale che è un possibile modo di interpretare il romanzo collettivo Le Aziende In-Visibili: abbiamo infatti un capitolo scritto sotto forma di mail, un altro sotto forma di sceneggiatura per uno spot pubblicitario, due sono parti di una sitcom aziendale per la comunicazione interna. Non mancano lo stralcio di un colloquio di assunzione, il verbale di una riunione di un Comitato di Direzione, eccetera. |
Passerini, Walter | Il Direttore di Job24 de Il Sole 24 Ore, già collaboratore di Hamlet e presente con un suo contributo nel volume Nulla due volte, grande esperto di lavoro ed in particolare dei rapporti fra mondo del lavoro ed universo giovanile, ha al suo attivo numerosissimi articoli e saggi. Nell’Episodio n. 69, Il Deserto dei Tartari, offre un’amara rappresentazione del mondo del giornalismo. |
Pietroselli, Massimo | Nato a Roma nel 1964, è ingegnere elettronico e scrittore di mystery e fantascienza: il suo ultimo romanzo è “La porta sulle tenebre” (Mondadori, 2007). Il progetto delle Aziende In-visibili lo ha subito colpito, poiché sostiene che la letteratura è un gioco intellettuale, serissimo come tutti i giochi: come negli scacchi, ogni giocatore vi apporta la propria creatività, il proprio stile; come gli scacchi, ha sottili rapporti con la realtà, eppure la trascende. Nella complessa partita delle Aziende In-visibili, ha giocato per i colori di Zemrude (Episodio 43, Complementarietà aziendale). |
Pisanty, Valentina | E’ ricercatrice all’Università di Bergamo dove insegna Filosofia del linguaggio e Semiotica del testo. Fra le sue pubblicazioni, Leggere la fiaba (Bompiani 1993), L’irritante questione delle camere a gas: logica del negazionismo (Bompiani 1998), Semiotica e interpretazione (con Roberto Pellerey, Bompiani 2004), La difesa della razza (Bompiani 2006) e Variazioni semiotiche (con Maria Pia Pozzato e Guido Ferraro, Carocci 2007).Ha scritto L’Episodio n. 123, in cui la Pentesilea calviniana diviene uno spazio amorfo, continuum indefinito, discarica di frammenti sconnessi, spazio narrativamente irrilevante nel quale si perde la capacità (e la voglia) di progettare alcunché. A chi le chiede: perché?, risponde: “E’ la condizione post-moderna, baby.” |
Platania, Federico | Scrive narrativa (il suo ultimo romanzo è “Il primo sangue”, ed. Fernandel) e studia Samuel Beckett (cura il portale italiano www.samuelbeckett.it). Nella città di “Dorotea”, matrice della Sagitta S.p.A. da lui immaginata nell’Episodio n.7, Pensionamento per limiti d’età, ha visto l’esclusività del destino. Il suo neo- pensionato, come il cammelliere di Calvino, realizza di aver dedicato tutto se stesso a quella che non era che una delle infinite possibilità della sua vita. |
Provenzali, Alberto | L’autore del novantunesimo episodio de Le Aziende In-visibili (Flusso collettivo di coscienza), è nato a Torino nel 1950. Vive e lavora a Milano, dove svolge l’attività di consulente di direzione nel campo della strategia di relazione fra aziende e mercati. Ha pubblicato 9 saggi e 14 articoli su temi inerenti la sua professione. |
Quaglia, Adriana Maria | Nasce a Ivrea nel 1967. Marketing, comunicazione, CRM e sviluppo delle risorse umane sono le sue aree di competenza professionale e manageriale. Oggi è Head of Customer Contact Management – Customer Experience – del Gruppo Fiat. A proposito della sua Afaniza (Episodio n. 68) ha scritto: “ L’azienda raggiunge il suo apogeo quando abilità tecnica, cultura e morale s’integrano armoniosamente. Allora si crea progresso: le condizioni di vita del singolo e della collettività si elevano. E’ quando la “cultura animi” smarrisce la sua parte spirituale, il suo sogno vitale, che l’azienda perde il suo patrimonio di possibilità. L’anima va educata e coltivata tanto quanto si coltiva la terra. Se i corsi e i ricorsi fanno parte della storia del mondo, anche gli eventi nelle aziende si ripetono, ma non devono essere dimenticati. Il ricordo e la memoria sono elementi di fondamentale importanza per il perpetuarsi di una cultura che si apra al nuovo, al diverso, al futuro”. Ha pubblicato con Edizioni del Leone la raccolta di poesie “Gocce” ed è stata coautrice di “Diversività”, saggio pubblicato nel 2006 con Guerini&Associati. |
Rallo, Josè | Il decimo Episodio, Azienda vinicola, non poteva che essere realizzato da lei, volto e voce di Donnafugata, il prestigioso brand siciliano del settore vini di qualità. PremioBellisario 2002, José Rallo guida il team marketing e sovrintende al controllo di gestione dell’azienda. Musica e canto, un’altra sua grande passione. Potrebbe capitarvi di incontrarla in tournée in qualche ristorante o wine bar di grido, fra note e bicchieri di vino. |
Riboni, Enzo | Laurea in matematica e studi di filosofia della scienza, è giornalista dal 1985. Ha lavorato prima con Il Manifesto e poi, come free lance, al Mondo, Capital, Gente Money e, dall’88, Corriere Della Sera. Per il Corriere ha ideato, nel 2005, le pagine settimanali Economia & Carriere. E’ coautore di Lavoro in affitto (Zelig, 1999) il primo libro divulgativo sull’interinale, di Tutto Lavoro 2002 (Etas, 2002) e di Il grande libro della letteratura per manager (Etas, 2008).L’ispirazione che sta al fondo del suo Corporation’s Flashforword(Episodio n. 125) è duplice:1) “Il migliore dei mondi possibili” del dottor Pangloss nel Candide di Voltaire come ipotetica multinazionale che pretende di vendere le visioni del mondo, buone o cattive, su misura per aziende e governi e, soprattutto, “veramente scientifiche”.
2) La Corporation de Le Aziende In-Visibili, similmente alla Teodora di Calvino, cerca di sconfiggere i “mostri” che invadono la pretesa di far trionfare la scienza su qualunque altra forma di pensiero: la metafisica, l’induttivismo, il neoempirismo, il falsificazionismo popperiano fino all’anarchismo filosofico di Feyerabend. Ma sconfitti tutti questi “mostri” ne rispuntano altri sopiti dalla nascita della scienza moderna, visioni del mondo alchemiche, astrologiche, ecc. Sconfiggendo così l’illusione che la scienza possa donarci il migliore dei mondi possibile. |
Rinaldi, Alessandro | Esperto di facilitazione e riti di passaggio organizzativi. Consulente, Direttore scientifico di SPC Scuola di Process Counseling e Direttore di DOF Consulting. Si occupa da anni di progetti sullo sviluppo dell’essere umano, lavorando soprattutto sulla presenza e sull’integrazione tra corpo e mente. È autore di Scoprire e vivere il sé profondo (2005, con Paolo Callegari) e di Counseling per Manager (2005, con E. Folchini e N. Gaiarin). Ha scritto assieme a Giovanna Tinunin l’Episodio n. 76, E alla domanda allegare il curriculum, in cui la calviniana Pirra, diviene un road movie della memoria, una nera e malinconica corsa illuminata dai fari su un nastro di asfalto scandito dal neon di nomi e ricordi. Solitudini e viaggi che non faremo mai, o che forse abbiamo già fatto, da sempre. |
Rinaldi, Isabella | Autrice del sedicesimo episodio (Acquisition – 1), è nata a Roma nel 1972. Vive a Milano, dove lavora come praticante notaio. Nel 2006 è uscito per la TEA il romanzo “Hey, Men!”, edito in una precedente versione nel 2005 da Magenes. Ha pubblicato diversi racconti in antologie, su riviste letterarie e nella collana Millelire di Stampalternativa. |
Rinero, Dario | (Torino1961) Un vita professionale interamente spesa nei beni di largo consumo, metà della quale trascorsa all’estero, è attualmente Presidente e CEO di Coca-Cola HBC in Italia. Nella sua rivisitazione di Andria (Episodio n. 117) ci propone un inno all’innovazione fatto di fantasia, creatività, sperimentazione che stupiscono prima ed affascinano poi Sam Deckard, coinvolgendolo in un vortice polisensoriale. Il finale sviluppa il tema dell’universo che stimola ed ispira l’innovazione umana, per venire poi dai risultati di questa innovazione per sempre cambiato, in un gioco sottile, profondo ed eterno. |
Rossi, Valeria | Nel 2001 si affacciò sul panorama musicale italiano con l’album Ricordatevi dei fiori, trainata dal tormentone estivo di quell’anno, “Tre parole”, che ebbe tanto successo da essere tradotto e pubblicato anche in Spagna con il titolo di “Tres Palabras” e che portò la Rossi alla vittoria del premio rivelazione dell’anno al Festivalbar. Per promuovere questo primo cd, venne rilasciato anche un secondo singolo, “Tutto fa l’amore”. Nell’estate 2003 Valeria partecipò nuovamente al Festivalbar con la canzone Luna di lana, successivamente inserita nel suo secondo album, Osservi l’aria (il cui titolo è un anagramma del suo nome, concepito dall’enigmista Alessandro Bartezzaghi), pubblicato nel 2004. Da quest’album fu estratto un altro singolo, “Ti dirò”. Nel 2006 ha scritto per Mietta “Hai vent’anni”, canzone inclusa nell’album 74100. Attualmente la cantautrice cura una sezione del suo sito e ha scritto il racconto Otto giorni, contenuto in Suicidi falliti per motivi ridicoli (ed. Coniglio, 2006). Ha trasfigurato le sua esperienze nel mondo dell’industria discografica nell’Episodio n. 66. |
Rovatti, Pier Aldo | Filosofo. Ha scritto l’Episodio n. 96. |
Rullani, Enzo | Docente di Economia della Conoscenza presso la Venice International University, autore di numerosissimi libri e articoli, ha visto in Bauci, città invisibile che si distacca dall’esperienza comune per mettersi in alto, a distanza, una sottile metafora del potere, e dunque degli apparati di comando manageriale che scelgono di vivere all’ultimo irraggiungibile piano di qualche grattacielo. L’idea chiave che Rullani esprime nell’Episodio 65, The Man in the High Castle, e’ che, in realta’, il potere ha comunque bisogno – come fanno gli abitanti di Bauci – di spiare quello che succede nel mondo reale, osservato, studiato, catalogato, con lo stupore di chi soprattutto contempla la sua assenza. |
Sapelli, Giulio | Insegna storia economica ed è amministratore indipendente di alcune società. E’ stato nei consigli di Amministrazione delle più prestigiose aziende Italiane fra cui l’ENI. E’ presidente di Dyna Green, una joint venture paritetica tra Acea SpA, Hera Trading Srl e Dyna Network SpA., che si occupa di importazione di gas naturale in Italia, e di Argis, Associazione non profit per la buon governance d’impresa.E’ Ricercatore Emerito della Fondazione Mattei. L’idea fondante la sua rivisitazione di Laudomia (Episodio n. 108, Flusso di coscienza individuale) è, per usare le sue parole “di rivivere l’ esserci nel mondo dell’impresa come fosse un flusso entelechiaco che riaffiora grazie al rimemoramento e all’oscurita esoterica.” |
Savona, Paolo | Professore emerito di Politica economica e Presidente di Unicredit Banca di Roma. Già Ministro dell’industria nel Governo Ciampi, Segretario Generale della Programmazione Economica e Direttore al Servizio Studi della Banca d’Italia, è autore di numerosi scritti in materia economica e politica. L’idea-guida dell’Episodio da lui scritto, il numero 53, La distruzione creativa e il senso della vita, è la saldatura in chiave di speranza di due concezioni economiche: quella del progresso come aspirazione a un futuro migliore, che tuttavia perde le sue radici e lascia indietro qualcuno; e quella dello storico dell’economia Fernand Braudel sulla circolarità territoriale dello sviluppo, che getta le basi per recuperare queste radici “ormai invisibili” attraverso la collaborazione tra nuove e vecchie generazioni, ossia tra saggezza e intraprendenza. |
Serafini, Luigi | Nato a Roma il 4 agosto 1949, è un artista famoso per le sue opere insolite e vaghe, dallo spirito bizzarro, (ben riflesso nell’ Episodio n.21, Sub-storytelling da lui scritto), che gli consente di creare, nelle parole di Calvino, “un mondo in cui la sintassi delle cose è stravolta” e dove affiora “un mistero più profondo che riguarda la logica interna del linguaggio e del pensiero”. In particolare Serafini nel 1981 pubblica il Codex Seraphinianus, che richiama l’attenzione di Roland Barthes e su cui Italo Calvino scrive un saggio pubblicato nella raccolta Collezione di sabbia. Il Codex Seraphinianus è stato inoltre d’ispirazione al coreografo Philippe Decouflé. Nel 1983 è la volta di Pulcinellopedia (Piccola), un libro concepito come suite di disegni a matita e brevi testi, dedicato interamente alla maschera di Pulcinella. Seguono numerose altre incursioni nei campi più disparati: pittura, scultura, design, cinema e molti altri ancora. |
Sgarro, Andrea | Professore ordinario di Informatica all’Universita’ di Trieste, Andrea Sgarro e’ giunto all’informatica teorica – alla teoria dell’informazione e alla crittografia – motivato dal suo interesse per le lingue naturalie per la matematica discreta. L’informatica reale, quella che esce dalle mani dei tecnologi (che pur di teoria si nutrono), lo riempie di incredula ammirazione, ma talvolta lo sconcerta – e’ questo sconcerto che l’ha spinto a travisare il racconto di Calvino, e a sostituire gli edifici realicon edifici soltanto virtualinell’Episodio n. 87, Sistemi Esperti. |
Staglianò, Antonio | Il mitografo dell’episodio n. 5, Le origini della Corporation, Dottore in Teologia e in Filosofia, è Direttore dell’Istituto Teologico Calabro e Professore Ordinario di Teologia sistematica. Nella sua Diocesi di Crotone-S.Severina, è Vicario Episcopale per la cultura. Autore di numerose monografie scientifiche e di centinaia di articoli in Riviste specializzate. Ha al suo attivo sei raccolte di poesie. |
Strati, Antonio | Sociologo e fotografo concettuale, è professore straordinario e insegna Sociologia dell’organizzazione nelle università di Trento e di Siena. Ha sviluppato l’approccio estetico di studio organizzativo. Il suo libro Estetica e organizzazione (Mondadori, 2008) è stato pubblicato in inglese (Sage, 1999), francese (PUL, 2004) e portoghese (FGV, 2007). Le sue “photopoesie” si trovano alla Bibliothèque Nationale de France, a Parigi, alla Polaroid International Collection di Cambridge, USA, alla Galleria Nazionale delle Arti Estetiche della Cina di Pechino. Ha firmato l’Episodio 84, L’Insensibile Virtual Art Life. |
Tagliabue, Cristina | E’ una giornalista professionista. Ha 35 anni, compila un blog tutti i santi giorni, e i temi a lei cari sono cultura, creatività e i ritratti di personaggi – famosi e non -. Nel 2007 ha vinto il Premio Giornalistico Ischia Giovani. Scrive nella pagina “Media” de Il Sole 24 Ore, e si occupa di una pagina titolata “Creatività” su Nòva24. Scrive inoltre per il Corriere Economia e Corriere della Sera Magazine. E’ consulente editoriale delle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi. Nel gennaio 2007 ha pubblicato un saggio insieme ad Enrico Ghezzi: ”Blobblog. Linguaggi mediatici da Blob ai Blog”. Ha tenuto seminari di scrittura all’interno del corso di Letteratura Contemporanea di Pavia, organizzati insieme alla rivista universitaria “Inchiostro”. Nel suo passato ci sono ruoli managerialie gestionali. Caposervizio a Milano Finanza. Direttore editoriale di Altavista.it. Direttore editoriale dei contenuti della Telecom Italia Mobile. Ora, autrice e responsabile solo di se stessa, semplicemente, scrive.L’Episodio n. 27 (Le Aziende In-Vivibili – 2) è una trasposizione noir – al femminile – dell’invisibile caduta di Adamo Bove, suo amico ed ex collega in Telecom Italia, scomparso tragicamente il 21 luglio 2006. |
Tinunin, Giovanna | Opera in prevalenza nell’ambito della realizzazione di eventi e progetti culturalie coordina le azioni di sviluppo dell’area Knowledge Management di DOF consulting. Si occupa della redazione del catalogo e delle ricerche di materialiper il Trieste Film Festival. Traduttrice, ha svolto ricerche e attività nell’ambito della storia sociale e della storia delle donne. Le sue attività inseguono il punto in cui l’orbita dell’individuo e quella dei sistemi socialientrano in collisione, rilasciando nell’atmosfera tracce, documenti, informazioni, schegge di conoscenza. E, naturalmente, rifiuti. Questi interessi si riflettono nella sua rielaborazione di Clarice (Episodio n. 86), triste metafora di ciò che spesso nelle organizzazioni va perduto. |
Trupia, Piero | Linguista, cognitivista, epistemologo. Studi di matematica, scienza della politica, economia, logica. Formatore e amministratore di Governance Consulting. Tra i suoi lavori Logica e Linguaggio della Politica (1984), La democrazia degli Interessi. Lobby e Decisione Collettiva (1990), Semantica della Comunicazione (1992), Potere di Convocazione (2002), Cento talleri di Verità (2005). Ha collaborato con Hamlet ed è uno dei “dodici apostoli” firmatari del Manifesto dello Humanistic management. Ha inoltre partecipato al volume miscellaneo La metamorfosi manageriale curato da Minghetti nel 1996, con un saggio sul Personigramma Ha scritto l’episodio n. 12, Personal flashforward. L’azienda in-visibile (e senza nome) ivi descritta è una scenografia teatrale con i cittadini in scena, attori e spettatori a giro. Che dicono il vero con l’enfasi riservata all’invenzione. Oggetto della riflessione di Trupia è l’intercettazione del valore. Perché produrre, se lo fanno già in tanti? |
Varanini, Francesco | Ha lavorato come antropologo in Ecuador. In seguito, presso Arnoldo Mondadori Editore, ha ricoperto diverse posizioni nell’area del personale e dell’organizzazione. Formatore e consulente dall’inizio degli anni novanta, ha partecipato alla stesura del Manifesto dello Humanistic Management. Ha fondato (nel 2004) la rivista Persone & Conoscenze e presso l’editore Guerini ed Associati dirige la collana ‘Virus – il contagio dell’esperienza’. Non è un estimatore di Calvino: “Tra cento anni – sostiene – Calvino ed Eco, curiosamente tanto celebrati in vita, saranno tutt’al più citati come scrittori di serie B, come modesti epigoni e imitatori di Borges.” Il suo pensiero sull’argomento è bene espresso nell’ultima parte dell’Episodio n. 74, Lo strano caso del dr I. e di Mr. C.. |
Varchetta, Pino | Psicologo dell’organizzazione di formazione psico-socioanalitica, ha operato per circa quattro decenni nelle organizzazioni produttive occupandomi di formazione, sviluppo manageriale, sviluppo organizzativo e gestione del personale. Da qualche anno si occupa d’altro: come professore a contratto in una università milanese insegna metodologia della formazione organizzativa, tenta di scrivere narrativa, dopo tante pagine saggistiche, continua pervicacemente a fotografare in bianco e nero, e in analogico, e a occuparsi di cinema, sia come intenso spettatore che come tentato autore; più spesso si occupa come consulente di formazione e sviluppo organizzativo. Non sorprende quindi che abbia introdotto in Italia il cinema come strumento di formazione manageriale (esemplare il suo libro Schermi di Formazione ed il saggio realizzato per il Manifesto dello Humanistic Management). Ha scritto l’Episodio n. 48, Acquisition – 2, di cui dice: “Olivia SpA è il tentativo di contrapporsi, con una piccola idea surreale – la ricomparsa da una vita carsica della vecchia Olivia SpA, quella assorbita e scomparsa nelle fauci di un merger – al dissolvimento della realtà, quella realtà cui la modernità ci aveva abituati, e al sopraggiungere di un tempo di apparenze e simulacri, dove le alterazioni dello spazio e del tempo, nutrite dalla nuova tecnologia informatica pervasiva, hanno mutato una condivisa antropologia dell’umano. Il protagonista tenta una impossibile occupazione di uno spazio intermedio tra il sé dei singoli convenuti a un convegno manageriale e l’attonito stupore della città di cartongesso che ha accolto i convenuti. Il convegno con il suo effimero architettonico e umano, è il simulacro per eccellenza della nostra contemporaneità.” |
Varvelli, Luca e Laura | Appassionati da oltre 20 anni del loro lavoro, percorrono le strade ed i sentieri dell’impresa, della formazione, della consulenza. Pubblicano e si confrontano con la cultura manageriale e colgono con curiosita’ il nuovo pensiero che avanza, offrendo con ironia la loro lettura di un mondo (in)visibile ed (im)perfetto. Hanno partecipato all’avventura di Hamlet e alla stesura del Manifesto dello humanistic management. La ricerca dell’armonia, l’apparente trionfo del disordine, l’elogio dell’imprenditivita’ e dell’energia lasciate libere di esprimersi li hanno ispirati nella stesura mutante di Perizia (Episodio n. 110, Scientific Management). Il bisogno di dialogo garantirà a loro giudizio il successo di un mondo costruito con i grandi modelli organizzativi sui dettagli del contributo individuale. |
Varvello, Elena | Nei racconti che compongono L’economia delle cose, esordio narrativo di Elena Varvello, l’imprevisto irrompe nelle vite di adulti, adolescenti, bambini, un po’ come accade nell’Episodio quindicesimo del nostro romanzo da lei scritto. Torinese, è anche autrice di due raccolte di poesie, Perseveranza è salutare (Portofranco, 2002) e Atlanti (Canopo, 2004). Suoi racconti sono stati pubblicati dalle riviste Il Maltese e Linus e nell’antologia Generazioni (L’Ancora del Mediterraneo, 2005). Ha scritto per RaiRadio2 lo sceneggiato radiofonico Il mare nascosto. Tiene corsi e seminari sulla narrazione presso il Master della Scuola Holden di Torino. |
Veltroni, Walter | L’autore dell’Episodio n.115, La Luce e il Buio (We are such stuff the music are made on – Lato D) , è nato a Roma, il 3 luglio 1955. Dal 14 ottobre 2007 è segretario politico nazionale del Partito Democratico. Dal 1996 al 1998 è stato vicepresidente del Consiglio e ministro dei Beni culturali, mentre dal 1998 al 2001 è stato segretario dei Democratici di Sinistra. E’ stato sindaco di Roma fra il 2001 e il 2008. Nel 2005 Veltroni ha doppiato un personaggio del film d’animazione della Disney Chicken Little – Amici per le penne; il personaggio, Rino Tacchino, è il sindaco della comunità degli uccelli. Nel 2007 ha scritto il soggetto di un corto per il programma ScreenSaver di Rai Tre che è stato sviluppato con i ragazzi della sua ex-scuola media. Ha pubblicato moltissimi libri fra cui i romanzi Senza Patricio e La scoperta dell’alba. |
Vetromile, Amalia | Manager e attrice, ha descritto per Le Aziende In-Visibili ZemHard, ovvero la versione “retro” di Zemrude – società decadente nata dalle ceneri di una grande azienda informatica. L’ispirazione le è venuta dall’osservazione dei tanti giovani senza volto e senza nome che producono software, chini sui loro computer portatili, nelle nuove catene di montaggio. Dalla esperienza aziendale e dall’amore per il teatro è nato il libro “Molto management per nulla” dove ha provato a dare un nome e un volto ad alcuni di questi giovani. |
Vigna, Carmelo | E’ uno più importanti filosofi moraliitaliani, di approccio fenomenologico. Insegna a Ca’ Foscari. Una sua bibliografia recentemente aggiornata gli attribuisce 275 pubblicazioni, fra libri, articoli e saggi. Il 18 settembre 2007 ha sottoscritto il Manifesto di bioetica insieme ad un gruppo di insigni intellettualiitaliani. L’episodio n. 111, Intangible assets, è stato scritto sulla base degli appunti presi da Minghetti come partecipante ad un seminario tenuto da Vigna nel luglio 2007 sul tema dei rapporti fra virtù e felicità. E vale forse la pena di ricordare che a) il tema della felicità è centrale in tutta l’opera di Calvino; b) la posizione della fenomenologia è ben presente a Calvino, che ne parla ad esempio in Mondo scritto e mondo non scritto, dove l’azione del “rendere visibile” è immaginata come l’azione edenica del “vedere il mondo come se si presentasse per la prima volta al nostro sguardo”. A questo proposito Belpoliti scrive: “Questa, che Calvino interpreta come la posizione della fenomenologia, è per lui un’azione che si conserva sempre felice nell’atto della pittura….ed è questa felicità che lo scrittore vede come possibile nella lettura”. |
Vigorelli, Gianpietro | Il creatore di Zoè (Episodio n. 28, Effetto framing) è stato pubblicitario e regista per le più importanti agenzie internazionali. Nel 1997 ha fondato una sua agenzia che si posiziona ai vertici della creatività italiana. Lavora per BMW, Campari, Pirelli e vari altri clienti del lusso e del mass market. |
Vittori, Roberto | Astronauta, ha scritto l’Episodio n. 90. Ha frequentato l’Accademia Aeronautica italiana nel 1989 e ha conseguito il brevetto di pilota militare negli Stati Uniti. Ha volato con i Tornado nell’Aeronautica Italiana prima del brevetto del 1995 alla scuola nazionale dei piloti della marina statunitense di Patuxent River, nel Maryland. Ha prestato servizio presso il Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare come pilota collaudatore per lo sviluppo della nuova piattaforma aerea europea, l’Eurofighter Typhoon. Ha al suo attivo oltre 1700 ore di volo in più di 40 diversi aeromobili, tra cui l’F-104 Starfighter, il Tornado GR.1, l’F/A-18, l’AMX, M-2000, G.222 e P180.Nell’agosto 1998 ha iniziato presso il Johnson Space Center a Houston, Texas un periodo di addestramento e di valutazione che lo ha visto impegnato in diversi ruoli. Dal 25 aprile (TM-34) al 5 maggio 2002 (TM-33), Roberto Vittori ha partecipato ad un volo taxi alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), nell’ambito di un accordo di programma tra l’agenzia russa Rosaviakosmos, l’Agenzia Spaziale Italiana, e l’ESA. Durante la sua permanenza a bordo dell’ISS ha lavorato a fianco al resto dell’equipaggio e seguito quattro esperimenti scientifici per il programma europeo. Il 15 aprile 2005 partecipa ad un secondo volo-taxi pilotando la navetta Sojuz (TMA-6) all’approccio con la ISS, dove effettua degli esperimenti per conto dell’ASI, tra cui LAZIO, patrocinato dalla regione omonima; esperimenti di affaticamento fisico e germinazione di semi di piante erbacee per una possibile fonte di cibo spaziale. Vittori diviene il primo astronauta europeo a visitare due volte la ISS e ritorna a Terra il 24 aprile dello stesso anno a bordo della capsula Sojuz TMA-5. |
Zaccuri, Alessandro | Nato a La Spezia nel 1963, vive e lavora a Milano. È giornalista culturale del quotidiano «Avvenire», conduttore del programma “Il Grande Talk” sulla rete televisiva SaT2000, docente del Master in giornalismo dell’Università cattolica di Milano. Collabora inoltre alle riviste «Letture» e «Lo Straniero». Ha pubblicato i saggi Citazioni pericolose: il cinema come critica letteraria (Fazi, 2000) e Il futuro a vapore: l’Ottocento in cui viviamo (Medusa, 2004). Nei suoi libri di narrativa (Milano, la città di nessuno, L’Ancora del Mediterraneo, 2003, premio Biella Letteratura e Industria; Il signor figlio, Mondadori, 2007, finalista al premio Campiello) ha evocato l’aspetto sotterraneo della Milano contemporanea e della Londra dickensiana, nella convinzione che il sottosuolo possa rivelare il vero volto di una città. Per questo ha scelto di ripercorrere a modo suo il destino dell’Eusapia calviniana (nel racconto che Ludmilla legge a Sam Deckard nell’Episodio n. 89) : città di sotto, città dei morti, città in cui l’utopia si rovescia in tragedia. L’ultima riga del suo racconto è una citazione dai Sonetti funebri di Góngora. |
Zanardi, Anna | Psicologa, consulente organizzativa, giornalista, ha pubblicato diversi libri nell’ambito dell’organizzazione e del benessere. Si occupa di coaching e di sviluppo del potenziale in Italia e nell’ambito internazionale utilizzando l’approccio sistemico. Firma l’episodio 104, Meditazione manageriale. Lo ha fatto avere a Minghetti con questa mail di accompagnamento: “Le invio il mio scritto che mi è venuto così; irreverente e poco ortodosso, a rischio forse di pubblicazione. Decida Lei. Calvino si riallaccia a un periodo della mia adolescenza molto particolare, in cui ero in collegio in Germania. Questo è quello che mi ispira.” |
Zoppetti, Antonio | Autore dell’episodio n. 114, Il cavaliere inesistente. Nato a Milano nel 1965, ha fondato il sito www.linguaggioglobale.it, vincitore del premio Alberto Manzi 2004. Dal 2002 gestisce un blog di scritture collettive, http://zop.splinder.com, premiato al concorso Scrittura Mutante, 2003 . Ha pubblicato: Blog. PerQueneau? La scrittura cambia con internet, Luca Sossella editore, Roma 2003; Laura immaginaria, Casa Editrice Palomar, Bari, 2004; Gentile editore io non demordo, RGB, Milano 2006. |
Ai 96 nomi dei Co-autori de Le Aziende In-Visibili vanno doverosamente aggiunti quelli di Giampaolo Azzoni, Presidente CIM presso l’Università di Pavia e fin dalla prima ora vicino a Marco Minghetti nelle varie fasi di sviluppo dello Humanistic Management, e Marco Fadda[1]: pur non avendo partecipato in prima persona alla redazione del testo, si sono prodigati in mille maniere per la riuscita del progetto, in particolare nell’attività oscura e complessa di casting. A loro due, come a tutti gli altri membri della LMS, va un affettuoso ringraziamento per l’impegno e la passione dimostrati.
[1] Laureato in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Milano. Specializzato in Didattica delle materie letterarie presso la Scuola di Specializzazione dell’Insegnamento Secondario di Roma.
Dal 2000 al 2003 ha collaborato con il MIUR, il Consiglio d’Europa e la Comunità Europea a progetti di didattica multimediale. Ha pubblicato con Paravia Bruno Mondadori, come co-autore, il manuale di Letteratura Greca per i Licei “Ellenikà”.
Da settembre 2003 è entrato in Methodos come consulente, occupandosi prevalentemente di progetti di Change Management, di comunicazione interna, di ricerca nell’area della didattica e dell’apprendimento degli adulti, di formazione manageriale.
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